[18/04/23] Oltrarno Antifascista – Chiudere Casa Pound


Chiudere Casapound! Chiudere tutti i covi fascisti qui e ovunque!

Il comitato “Oltrarno Antifascista” è un’assemblea orizzontale di quartiere, nata a seguito dell’apertura di CasaPound in via dei Vanni, con l’obiettivo di sensibilizzare e creare una cultura antifascista che possa unire e organizzare tutti e tutte gli/le abitanti che si oppongono alla presenza dei fascisti sui propri territori.

I media, così come vari politicanti di turno, affermano spesso che il fascismo è solo uno spettro del passato ormai morto e, conseguentemente, che essere antifascisti oggi non abbia più alcun significato. Noi, Al contrario, pensiamo che la lotta antifascista dei partigiani debba rivivere nelle nostre pratiche di oggi, riconoscendo che questa non si limitava all’opposizione al regime fascista, ma a partire dalla critica di quest’ultimo lottava per costruire una nuova società in cui si potesse vivere meglio. Essere antifascisti vuol dire opporsi ad una società che orienta le sue scelte in base al profitto di pochi e non al benessere collettivo; lottare quotidianamente per conquistare quei diritti come la casa, la sanità, l’istruzione e il lavoro che dovrebbero essere garantiti a tutti e tutte. Lotta antifascista significa creare quella consapevolezza affinché ci si possa riconoscere in una condizione comune, che prescinde il sesso biologico o il paese da cui proveniamo, per affermare invece che l’unica distinzione a cui dare valore è tra chi lavora e chi continua ad accumulare milioni sul nostro sudore. Se da un lato c’è chi lotta per tutto questo, dall’altra, la funzione dei fascisti è asservita a questo sistema di sfruttamento che, in tempi di crisi economica e guerra, diventa ancora più palese.

I fascisti sono gli stessi che reprimono, laddove la legalità borghese non arriva, lavoratori e studenti che lottano per migliorare la loro condizione di vita, sono quelli che promuovono il nazionalismo, alimentando una guerra tra poveri, funzionale a celare che, se il lavoro non c’è o se i salari sono bassi, la responsabilità è di chi dal nostro lavoro guadagna e di chi ci governa continuando a tagliare sui nostri diritti e sulle nostre tutele. Il nazionalismo è, da sempre, funzionale alla pacificazione del fronte interno, con il fine di giustificare i conflitti e i massacri di intere popolazioni per mantenere o rinnovare interessi economici, per trovare nuovi mercati necessari a risollevare un sistema economico costantemente in crisi.

Affinché a questi soggetti non venga lasciata nessuna agibilità nei quartieri, nelle scuole e nei posti di lavoro è necessario l’impegno quotidiano di tutti e tutte noi. Di fatti, per quanto formalmente il nostro stato si dichiari antifascista, nell’agire afferma tutt’altro: basti pensare all’agibilità concessa dalla nostra giunta comunale a guida PD, che non ha mosso un dito rispetto all’apertura di quest’ultima sede di CasaPound così come per le precedenti; pensiamo all’attuale governo dichiaratamente di destra, appoggiato dagli stessi fascisti di CasaPound. La connivenza tra fascismo e istituzioni è di lunga data e si può riscontrare dalla continuità di figure dirigenziali del fascismo che hanno mantenuto il loro posto anche a seguito del ’45 così come parti del nostro sistema legale, come la misura della sorveglianza speciale risalente al codice Rocco.
Di fronte a tutto questo, in tempi di crisi e di guerra, in cui aumenta tutto tranne i nostri salari, e in cui ai fascisti viene lasciata sempre più agibilità al fine di mantenere lo status quo, diventa ancor più fondamentale organizzarsi e lottare affinché questi soggetti sappiano che la Firenze popolare e antifascista non resterà a guardare, ma continuerà invece a togliergli ogni spazio!

Questa voce è stata pubblicata in Antifascismo, General. Contrassegna il permalink.