Secondo i calcoli dell’Ufficio studi del portale Idealista, a Firenze il “tasso di sforzo” (la percentuale delle entrate destinata all’affitto) si attesta al 33%. Prima classificata col 43% è Milano, il cui mercato immobiliare è stato a lungo drogato dalla bolla Expo.
La bolla dell’affitto breve e del modello #Airbnb è scoppiata: alimentarla tramite le attuali politiche immobiliari significa non fare i conti con un’emergenza abitativa che coinvolge sempre più non solo i redditi bassi ma anche il ceto medio incapace di aprire un mutuo o sostenere il peso del “modello Milano”.
A Firenze non sono soltanto i lavoratori rimasti disoccupati a non poter pagare l’affitto. Sempre piĂą persone, dagli studenti ai lavoratori precari, trovano difficoltĂ ad arrivare alla fine del mese. Il prezzo delle locazioni non accenna a scendere e il comune non sembra volersi occupare di questo problema mettendo un tetto agli affitti o penalizzando le locazioni sfitte o ad uso turistico.
LOTTARE PER POLITICHE ABITATIVE CHE FAVORISCANO I PIĂ™ DEBOLI E NON I GRANDI PROPRIETARI DIVENTA OGNI GIORNO PIĂ™ IMPELLENTE
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