L’Occupazione di via del Leone 60 è lieta di presentare una due giorni sul mondo TransfemministaQueer con presentazioni, letture, concerti e chiacchierate.
[Gli orari potranno subire variazioni in base all’orario del corteo nazionale INSORGIAMO lanciato dalle lavoratrici e dai lavoratori GKN]
*** Sabato 26 Marzo:
** h 12,00 @Piazza Vittorio Veneto – LATO CASCINE (ovvero al concentramento del corteo Insorgiamo coi lavoratori GKN):
chiacchierata sulla situazione abitativa e la lotta per la casa a Barcellona con le compagnx di Heura Negra – Assemblea Llibertària de Vallcarca
chiacchierata sulla situazione abitativa e la lotta per la casa a Barcellona con le compagnx di Heura Negra – Assemblea Llibertària de Vallcarca
Heura Negra – Assemblea Llibertària de Vallcarca (@HeuraNegraVKK)
Nasce pubblicamente nel novembre del 2012 come collettivo libertario del quartiere, erede di vari gruppi e piattaforme ormai sciolte. Lavora per diffondere e rendere accessibili le idee e pratiche libertarie. Attraverso la critica antiautoritaria al capitalismo, un sistema che di giorno in giorno si dimostra sempre più crudele con le classi popolari, vogliamo dotare il quartiere di strumenti per l’emancipazione e l’autonomia, come l’auto-organizzazione orizzontale e il mutuo appoggio.
Nasce pubblicamente nel novembre del 2012 come collettivo libertario del quartiere, erede di vari gruppi e piattaforme ormai sciolte. Lavora per diffondere e rendere accessibili le idee e pratiche libertarie. Attraverso la critica antiautoritaria al capitalismo, un sistema che di giorno in giorno si dimostra sempre più crudele con le classi popolari, vogliamo dotare il quartiere di strumenti per l’emancipazione e l’autonomia, come l’auto-organizzazione orizzontale e il mutuo appoggio.
*** h 14,00 @Piazza Vittorio Veneto – LATO CASCINE (ovvero al concentramento del corteo Insorgiamo coi lavoratori GKN): pranzetto con 5e5 (panini con la torta di ceci)
** h 20 @Occupazione via del Leone 60: EAT THE RICH NOT ANIMALS. aperivegan a offerta libera
** h 21: concerti rap TFQ con:
*Mc Dada [FI]
Lisa Tinucci aka Mc Dada nasce a Firenze nel ’91 da madre siciliana e padre italoafricano. Sviluppa sin da subito un innata passione per il canto e molto presto un particolare interesse verso la musica soul ed hip hop, più in generale verso la black music. Inizia a scrivere nel autunno del 2018 e a distanza di pochi mesi a lavorare con il collettivo Taserz, del quale è stata una delle fautrici. Esordisce con lo stesso gruppo a marzo del 2019 con l’apertura del concerto di Inoki con il suo primo brano allora inedito. Nel 2019 fa uscire il suo primo singolo appunto, “Della mia vita”. Segue poi il secondo singolo “Non starmi tra i piedi” e a dicembre dello stesso anno prosegue con il brano “Vado Avanti”. Ha collaborato in poco tempo con artisti della scena fiorentina e non, in piena attività sta lavorando su altri singoli con lo sguardo proiettato verso la possibilità di realizzare un album.
*Vintro [FI]
Inizia a scrivere canzoni a 14 anni e dopo gli studi di musica elettronica comincia a creare dei brani totalmente composti da me, sia musica che testi. Nel settembre 2020 fa uscire il suo disco “perle” e da lì continua a fare uscire materiale, fino ad oggi.
*La Hola [FI]
Iadicicco Alice, in arte Hola (a.k.a. Etica) è una giovane rapper fiorentina, classe 2003.
Inizia ad avvicinarsi alla scrittura all’età di 13 anni.
Inizia ad avvicinarsi alla scrittura all’età di 13 anni.
Nel 2019 entra a far parte del collettivo “Pescaia Cypher” ma all’inizio del 2021 lo lascia a causa di divergenze artistiche, intraprendendo la strada da solista.
Alla fine del medesimo anno firma il contratto con l’etichetta indipendente “Romanticismo Periferico”.
Alla fine del medesimo anno firma il contratto con l’etichetta indipendente “Romanticismo Periferico”.
*La Clika Pika [BCN]
La Clika Pika es un grupo de rap de Barcelona formado por cuatro MCs (Malet, Oli, la Grieta y Cicuta), Juliana como DJ y Tole (guitarrista del grupo KeTeKalles) a la producción.
***Domenica 27 Marzo:
**dalle h. 12.30 pranzo di quartiere condiviso. Porta un piatto cucinato (preferibilmente vegan!) da condividere con gli/le abitantx del quartiere
**h 14: Presentazione mixta del libro, a cura delle autrici e alla presenza di un interpretx, “¿Y qué hacemos con los violadores?” [VVAA, Heura Negra (Assemblea Llibertària de Vallcarca) y descontrol Editorial, Barcellona, 2020]
“E che facciamo con i molesti? prospettive anarchiche su come affrontare la violenza sessuale e altre aggressioni machiste”
Affrontare la violenza sessuale e altre forme di violenza machista che esistono nei nostri contesti è sempre stata una questione tanto necessaria come delicata e complessa.
Nel superare la rancida nozione che le aggressioni siano “cose personali” e cominciare ad affrontarle collettivamente ci affacciamo su un abisso nel quale ci lanciamo senza troppi riferimenti. Vogliamo affrontare queste violenze senza riprodurre gli stessi metodi della giustizia statale, mettendo la cura e tutela delle persone aggredite al centro e utilizzando forme di riparazione e di giustizia trasformatrice che responsabilizzino tanto l’individuo aggressore quanto il collettivo dentro cui si sono prodotte queste violenze.
Questa compilazione è un contributo, da rivedere dove e come non funziona, dove ci sbagliamo, dove ci chiediamo quali siano i possibili cammini, che opinioni abbiamo, verso dove ci dirigiamo… provando a rispondere alla domanda “ma con i molesti che facciamo?” senza dogmi, con la mente aperta, con molta convinzione e predisposizione all’ascolto. Perché le vite distrutte da queste forme di oppressione esigono risposte efficaci e creative.
Nel superare la rancida nozione che le aggressioni siano “cose personali” e cominciare ad affrontarle collettivamente ci affacciamo su un abisso nel quale ci lanciamo senza troppi riferimenti. Vogliamo affrontare queste violenze senza riprodurre gli stessi metodi della giustizia statale, mettendo la cura e tutela delle persone aggredite al centro e utilizzando forme di riparazione e di giustizia trasformatrice che responsabilizzino tanto l’individuo aggressore quanto il collettivo dentro cui si sono prodotte queste violenze.
Questa compilazione è un contributo, da rivedere dove e come non funziona, dove ci sbagliamo, dove ci chiediamo quali siano i possibili cammini, che opinioni abbiamo, verso dove ci dirigiamo… provando a rispondere alla domanda “ma con i molesti che facciamo?” senza dogmi, con la mente aperta, con molta convinzione e predisposizione all’ascolto. Perché le vite distrutte da queste forme di oppressione esigono risposte efficaci e creative.
**h 18: Lettura di brani tratti da:
“Flatlandia” di Edwin Abbott
“Fuochi nelle Alpi: resistenza e identità” di Michela Zucca
Testimonianza di Bellezze di Angelo Orsini
curata e interpretata da La Botta
“Flatlandia” di Edwin Abbott
“Fuochi nelle Alpi: resistenza e identità” di Michela Zucca
Testimonianza di Bellezze di Angelo Orsini
curata e interpretata da La Botta
Possiamo subire l’oppressione in tante forme. Lo sgombero di uno spazio, le cariche della polizia, il controllo dello stato sono le sue forme più evidenti. Mentre ogni giorno siamo circondatx da azioni, parole e pensieri oppressivi che non riconosciamo come tali.
Sminuiamo e normalizziamo con una risatina subdola, considerando non importanti le vite di chi non fa parte della cerchia del più forte.
Quando questa oppressione quotidiana diventa estrema, come nel caso dei roghi delle streghe, ci scandalizziamo e ci chiediamo da dove venga tutta quella violenza.
Viene da noi.
E se non la sappiamo identificare ne diventiamo succubi. Ma c’è un modo piuttosto efficace di rispondere a questo schifo oppressivo che ci portiamo dentro: vivere la nostra comunità. Respirare la stessa aria, avere un obiettivo comune, aprirsi all’ascolto sono le pratiche che esploreremo durante questa lettura, sicurx che solo una comunità in cui siamo liberx di esistere sia il modo per reagire al circolo vizioso dell’oppressione.
Sminuiamo e normalizziamo con una risatina subdola, considerando non importanti le vite di chi non fa parte della cerchia del più forte.
Quando questa oppressione quotidiana diventa estrema, come nel caso dei roghi delle streghe, ci scandalizziamo e ci chiediamo da dove venga tutta quella violenza.
Viene da noi.
E se non la sappiamo identificare ne diventiamo succubi. Ma c’è un modo piuttosto efficace di rispondere a questo schifo oppressivo che ci portiamo dentro: vivere la nostra comunità. Respirare la stessa aria, avere un obiettivo comune, aprirsi all’ascolto sono le pratiche che esploreremo durante questa lettura, sicurx che solo una comunità in cui siamo liberx di esistere sia il modo per reagire al circolo vizioso dell’oppressione.
**h 20 EAT THE RICH NOT ANIMALS: aperivegan a offerta libera
Tutte le iniziative, sia quella del sabato in piazza, sia quelle all’Occupazione di via del Leone, saranno costruite e svolte in uno spazio quanto più sicuro possibile, la cui cura è responsabilità di tuttx