Durante il periodo del lockdown è risultato lampante come Firenze, totalmente dipendente dai proventi dal turismo, ne sia uscita devastata economicamente e socialmente.
Nardella nelle prime settimane di quarantena si è fatto bello parlando dei suoi progetti di trasformazione urbana della città, millantando un cambiamento che sarebbe andato verso la comunità, verso i bisogni e le necessità di tutte le persone che popolano Firenze. Ovviamente le belle parole dette non hanno trovato un riscontro reale e anzi, si è ricominciato fin troppo presto ad escogitare piani per attirare nuovi visitatori (in barba al buonsenso che prevederebbe di limitare flussi ed epidemie).
Uno dei tanti casi, oltre al progetto di costruzione di un enorme hotel di lusso in Costa San Giorgio, è il completo disinteresse dell’amministrazione comunale nei confronti dell’ex Cinema Eolo, luogo di socialità e cultura storico della città, nel quale sono ripartiti i lavori di ristrutturazione e di “rimessa a nuovo” per far di questo spazio l’ennesimo albergo riservato al flusso dei turisti che da anni invadono le strade di Firenze, unica fonte di guadagno per la città.
Siamo stanche/i di sentire finte promesse, siamo stufe/i di vivere in una città costruita e realizzata ad esclusivo utilizzo del turismo di lusso.
Riprendiamoci gli spazi, riprendiamoci i quartieri, riconquistiamo la città.