Ogni corp@ che vestiamo è un’arma. Che siano disabili, abili, afab, amab, trans, cyborg, umani o in altre forme, tutte le espressioni corporee sono valide. E in quanto tali potenti. Riappropriarsi del potere non muscolare che ogni corp@ irradia, rompere la catena oppressiva dell’autogiudizio e agire come libere forze creatrici nello spazio, per lo spazio, dello spazio per affermare che noi esistiamo.
Ci vediamo alle 14 per la prima assemblea in cui conoscerci, confrontarci e decidere insieme che forma prendere e che linea seguire.