Questo è il testo del volantino diffuso ieri al corteo di quartiere per la ludoteca e il giardino dei Nidiaci:
Sono passati almeno due anni da quando i bambini di San Frediano hanno iniziato a temere di essere privati del Nidiaci, il giardino e ludoteca in cui generazioni sono cresciute cullate dalla comunità di quartiere che su quel luogo faceva (e fa tutt’ora) perno.
Dopo decenni di concessione d’uso della famiglia Nidiaci, lo spazio si è trovato in complesse vicende in seguito alle quali l’Amore&Psiche Holding, una società immobiliare di tale Salvatore Leggiero, è divenuta proprietaria della ludoteca e ha recintato parte del giardino.
In questi due anni decine di famiglie si sono organizzate ed opposte con forza all’ennesimo caso di speculazione che, relegando in un angolino i bisogni di chi nel quartiere ci vive, vorrebbe veder sorgere un residence con annesso parcheggio.
Nel 2013, grazie alla mobilitazione dei genitori dei bambini e della comunità di quartiere, il Comune è stato costretto a riaprire il giardino, affidando la gestione ai genitori che, per l’occasione, hanno costituito l’associazione Nidiaci Onlus.
Il sindaco Renzi, complici anche le primarie del Pd, ha spiattellato ai quattro venti la propria “versione” dei fatti, parlando del Nidiaci come di un modello di rapporto con la cittadinanza, ma evitando di sottolineare come la sua amministrazione sia stata obbligata a riaprire il giardino, così come a trattare con l’Amore & Psiche. Ed è lo stesso sindaco che, dopo la mobilitazione del comitato Oltrarnofuturo contro il parcheggio interrato in p.zza del Carmine, ha dovuto riconoscere che i residenti dell’Oltrarno contrari ai progetti della sua giunta non sono “uno sparuto gruppo” ma, bensì, una “parte considerevole”.
Da meno di un anno, in questa “parte” ci siamo anche noi, che incontriamo quotidianamente gli studenti delle scuole in zona e gli abitanti del quartiere. Accomunati dalla difesa della socialità, sottoposta ad un processo di alienazione approdato oggi alla fase smartphone e social network, ci sembra lampante l’urgenza di affrontare la questione in tutti i luoghi in cui le persone possono incontrarsi.
Il Nidiaci, infatti, è anche questo: uno dei posti dove ancora si pensa che l’esperienza dello stare insieme sia la massima ricchezza che si può donare ad un bambino.
Ed è evidente che, non essendo questa ricchezza convertibile in guadagno monetario, c’è chi preferisce di gran lunga mettere a profitto lo spazio e chiudere il discorso.
Purtroppo per questi signori, qui in Oltrarno c’è chi non si arrende, si organizza e lotta.
Come abbiamo detto nel caso dell’opposizione al progetto comunale di parcheggio in p.zza del Carmine, sappiamo bene da che parte stare: con i bambini dell’Oltrarno e chi li sostiene.
Perchè non è mai troppo presto per iniziare a lottare!
L’Occupazione di via del Leone 60/62