[25-2]: Proiezione de “La Principessa Mononoke”@ occupazione via del Leone

prima e a seguire… chiacchere e birrette!

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L’impressione iniziale, vedendo Principessa Mononoke, è quella di un film sulla guerra tra uomo e natura, tanto interessato alla distruzione che la guerra porta in sè quanto alle difficoltà dell’uomo di convivere con le creature naturali. In realtà non è solo quello il conflitto, tutti sono in guerra con tutti, quello con la natura è solo l’unico a trovare (un’apparente) soluzione. Ognuno con le proprie ragioni, anche i peggiori, ognuno con una sua umanità e fragilità. Il pubblico, vede ogni fazione e con ognuna empatizza. Già questo basterebbe a rendere Principessa Mononoke un caso (quasi) unico nella storia del cinema.Chi conosce Miyazaki sa però che in realtà questa mania del mettere diversi personaggi in conflitto è un espediente che ricorre spesso: far confliggere due punti di vista sul mondo come esercizio di imparzialità, dimostrare sempre che nessuno merita la nostra adesione a tutti i costi come il nostro disprezzo.

Mononoke è infatti la storia più avventurosa, in senso classico, tra quelle raccontate da Miyazaki, non a caso una delle pochissime con un protagonista maschile (a dispetto del titolo), di certo la più dura e violenta, l’unica con un elevato numero di arti mozzati, teste che saltano, minacce, sangue e personaggi che non temono di uccidere. Si ha costantemente l’impressione che possa accadere qualcosa di efferatissimo d’improvviso. Ma assieme a Porco Rosso è anche il film in cui affiora di più la grande capacità di animare la velocità, l’azione e la plasticità dei gesti. Pochissimi gesti ma perfetti per rendere digeribili ed esaltanti azioni complesse.

Principessa Mononoke è quindi un’avventura esotica nel solco di quelle occidentali, in cui si parla una lingua lontana nel tempo, elevata nei riferimenti e poetica negli abbinamenti, una storia piena di spade, frecce, intrighi, inganni e scontri, in cui un eroe immacolato lotta per non morire mentre scopre una ragazza perduta dal fascino incredibile. (http://www.badtaste.it/)

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