[14-5] Corteo No Inceneritori. h. 14.30 @ Parco di San Donato

Sabato 14 Maggio si terrà una grande manifestazione in difesa del territorio fiorentino e contro gli inceneritori, promossa dal comitato delle Mamme No Inceneritore, dall’assemblea per la Piana contro le nocività e altre associazioni territoriali. Come dimostrano le iniziative e il lavoro politico in difesa del diritto alla città che quotidianamente portiamo avanti in quartiere e in città, pensiamo che parteciparvi sia più che una necessità, e invitiamo tutt* a farlo.

Ci troviamo infatti davanti a una serie di attacchi alla città e al territorio senza precedenti in numero e che non possono essere considerati come casi isolati.

Nella città storica, sempre meno a misura e uso di chi ci vive e sempre più adatta al mero consumo turistico, l’amministrazione Nardella (in piena linea con la precedente e con le politiche nazionali) sta difatti portando avanti una politica di svendita coatta di qualsiasi cosa sia rimasta al patrimonio pubblico. Una svendita che vede coinvolti senza differenza edifici di grande valenza storica da anni abbandonati (la Caserma Cavalli, il complesso di Sant’Orsola e lo storico convento di Monteoliveto, solo per citarne alcuni) ed edifici che tutt’ora svolgono servizi importanti al cittadino (fra i quali per esempio l’ ASL del Lungarno di Santa Rosa, parte del complesso de Le Murate, lo Spedale di San Giovanni di Dio, il Teatro Comunale – già venduto – e la rotonda di Brunelleschi) per trasformarli in grandi hotel di lusso, residenze a 5 stelle o centri servizi privati che difficilmente risulteranno fruibili per le poche persone che ancora abitano nel centro. Ciò non stupisce: vi è una palese volontà di espulsione dei residenti dal centro per renderlo solamente una grossa vetrina a cielo aperto in cui la fiorentinità e le bellezze artigiane (date da fiorentini che non ci sono più ed artigiani che il lavoro manuale non sanno neanche cosa sia) diventino forte attrazione di un turismo mordi e fuggi che non apporta alcun beneficio ai nostri luoghi. Allo stesso modo non stupiscono al riguardo le decine e decine di sfratti che ogni mese si succedono in città o la chiusura di spazi pubblici come giardini (e come non possiamo ricordare al riguardo il tentativo in parte fallito di chiusura del Giardino Nidiaci nel nostro rione, il cui fallimento lo dobbiamo solo al merito dell’azione diretta di genitori e abitanti) o la trasformazione di piazze in grossi parcheggi interrati (come previsto per piazza Brunelleschi, piazza Indipendenza e piazza Tasso) o in “non-luoghi” vuoti, dove non solo l’aggregazione non è prevista strutturalmente per l’assenza di banali utilità quali panchine o fontane d’acqua, ma addirittura il cui uso è destinato esclusivamente all’affitto per esposizioni private di beni di lusso (come Piazza Annigoni in Sant’Ambrogio e Piazza del Carmine in San Frediano).

Se questo è ciò che accade nel centro, nel resto della città, inquadrata come una grossa periferia dormitorio-discarica sociale, da una parte si portano avanti politiche di svendita dei grossi complessi pubblici (come la Manifattura Tabacchi, l’ex panificio militare, l’ex-meyer, ecc.) piuttosto che una rivalutazione degli stessi per la creazione di servizi endemicamente mancanti e scadenti, e dall’altra si dà il beneplacito alle grandi speculazioni nocive alla salute di tutta la popolazione cittadina che apportano grandi vantaggi solo ai portafogli dei pochi speculatori e palazzinari. E’ il caso dell’inceneritore, del sottoattraversamento della linea Alta Velocità, ma anche del progetto per “la Cittadella Viola” (il nuovo stadio, detto in soldoni), così come quello per la devastante nuova pista aereoportuale: progetti che vedono la crème de la crème degli speculatori fiorentini gioire in connivenza con la maggioranza politica istituzionale.

Opporsi oggi alla costruzione dell’inceneritore, come della nuova pista aereoportuale, è opporsi a un modello di città che ci vuole passive vittime tumorali di politiche di devastazione della città e quindi delle nostre vite.

C’è dunque un filo rosso che collega la difesa di un presidio sanitario, la riappropriazione di uno stabile abbandonato per donargli nuovi virtuosismi e l’opposizione alle grandi opere speculative, ed è per questo che riteniamo importante essere in piazza Sabato 14 a fianco delle mamme No Inceneritore e dell’assemblea per la Piana contro le nocività, come sarà altrettanto importante esserci poi il 29 Maggio seguente, giorno in cui si andrà a conoscere i terreni sui quali inizieranno i lavori per la costruzione dell’inceneritore.

NOCIVITA’, SPECULAZIONE, SVENDITA E DEVASTAZIONE DELLA CITTA’: UN VI SI FANNO FARE!

I ragazzi e le ragazze dell’occupazione di via del Leone 60/62.

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