San Frediano è da anni oggetto di interessi e speculazioni da parte dell’amministrazione comunale e dei privati.
C’è un filo rosso che va dalla prepotente (s)vendita del giardino Nidiaci al tentativo di chiusura della ASL di Santa Rosa, passando per la pedonalizzazione e commercializzazione di piazza del Carmine e per il tentativo di vendita dello stabile occupato di via del Leone. Queste speculazioni e questi interessi attaccano la vivibilità e il tessuto del quartiere, riducendo gli spazi pubblici a fronte di quelli privati e, anche laddove se ne creino di nuovi come in Piazza del Carmine, subordinandoli a un utilizzo commerciale. Così il Comune continua la sua politica di guadagno a danno dei cittadini portando avanti progetti di aggressione al territorio.
A livello locale, insomma, si seguono le direttive governative: 12 miliardi di tagli alla sanità si traducono anche nella chiusura dei presidi sanitari locali; finanziamenti e agevolazioni ai costruttori privati si traducono nel tentativo di chiusura dei Nidiaci o nell’aumento degli affitti e quindi degli sfratti di chi non riesce ad arrivare a fine mese; miliardi di euro spesi per opere inutili si traducono nei finanziamenti di progetti come il parcheggio in piazza Tasso… E, intanto, cercano di convincerci che dobbiamo rifarcela con chi sta come noi o peggio di noi invece di puntare il dito verso chi ha fatto scelte politiche ben precise ed è quindi realmente responsabile di queste prepotenze.
Ma questo processo non è lineare come sembra: San Frediano è un quartiere storico, abituato a vendere cara la pelle. Lo vediamo con la resistenza dei genitori dei Nidiaci, che sono arrivati a riprendersi parte del giardino recintato, con le voci di protesta dei lavoratori della ASL, con le iniziative in piazza organizzate dall’occupazione di via del Leone… A oggi, San Frediano sembra essere l’unico quartiere del centro storico capace di opporsi ai tentativi di speculazione di Comune e privati.
Siamo convinti che gli attacchi mossi dal Comune non possano essere visti separati l’uno dall’altro. C’è un denominatore comune, e per questo la risposta deve avvenire unendoci, noi che il quartiere lo abitiamo e lo viviamo. San Frediano può fungere da esempio per tutta la città: può dimostrare che le persone non sono pedine ma sanno unirsi e organizzarsi da sole. È un messaggio forte, sia verso Comune e istituzioni che speculano sulla testa della gente, sia soprattutto verso gli abitanti di altri quartieri.
Facciamo quindi appello a chi non si vuole arrendere, agli abitanti, ai lavoratori e ai frequentatori di San Frediano. Invitiamo tutti a partecipare a un’assemblea per discutere dei problemi che viviamo sul nostro territorio, per organizzare una grande manifestazione che riunisca tutte le lotte del quartiere.
L’ assemblea si terrà il giorno 08/01/15 alle ore 21.00 presso la Sala Ex Leopoldine, Piazza Tasso 8.
I ragazzi e le ragazze dell’assemblea di via del Leone 60/62.