Il 21 aprile scorso abbiamo occupato l’immobile di via del Leone 60/62, di proprietà del Comune di Firenze e abbandonato da anni, per restituirlo al quartiere, a noi.
Stiamo costruendo una biblioteca, una ludoteca, uno spazio dove fare colazione o bere qualcosa di pomeriggio, un’aula studio, un piccolo orto, una stanza dove portare ciò che non si utilizza più e dove prendere ciò che ci serve, un archivio orale di memorie sul rione.
Soprattutto, deve essere uno spazio costruito e attraversato dal quartiere per il quartiere. I suoi protagonisti sono gli abitanti di San Frediano e chi vorrà condividere con noi questa esperienza collettiva di libertà e autogestione.
Il 29 aprile il Comune ci ha consegnato un’ordinanza di sgombero, firmata da Renzi, a causa dell’inagibilità dello stabile. Noi, che teniamo agli spazi che viviamo, avevamo già coinvolto ingegneri e muratori per perizie aggiornate e per i lavori di ristrutturazione. Il Comune, al contrario, si è disinteressato completamente allo stato dell’immobile per quasi un decennio, lasciando sfitti appartamenti dedicati ad alloggi popolari, in anni in cui l’emergenza abitativa è diventata una realtà quotidiana per troppe famiglie.
Matteo Renzi sta dunque ordinando un’esecutiva di sgombero a causa di problemi che il Comune stesso ha creato con la sua «disattenzione» e che noi invece stiamo risolvendo con le nostre forze. Noi pensiamo che si stia mascherando con ragioni «tecniche» una scelta politica ormai ripetuta negli anni: la città deve essere sottratta a chi la abita e consegnata agli speculatori, lasciando scivolare nell’abbandono gli spazi pubblici per svenderli ai privati e ricavarne profitto, a danno della collettività.
C’è un’evidente analogia tra il disinteresse per gli alloggi popolari di via del Leone, come del resto di tutta la città, e il progetto del parcheggio in piazza del Carmine e della ludoteca dei Nidiaci. Le scelte di Renzi sono funzionali al profitto dei suoi «amici» (Firenze Parcheggi, Casa Spa, Massoneria, palazzinari, Cassa di Risparmio) e vanno a danno di una gran parte degli abitanti, specie dei meno abbienti.
Difendere l’occupazione di via del Leone significa difendere la possibilità di vivere la città a misura dei suoi abitanti, con i ritmi e i bisogni del quartiere. Aprire uno spazio di socialità in San Frediano permette di rafforzare le reti di solidarietà e di mutuo soccorso che sono sempre più essenziali in un momento di crisi economica che colpisce tanto più un quartiere popolare come il nostro. Abbiamo un bisogno vitale di spazi che ci consentano di affrontare collettivamente problemi comuni.
Il quartiere è di chi lo vive e non di chi ci specula.
Le occupanti e gli occupanti di via del Leone 60/62
Date le spese per i lavori di ristrutturazione del posto, abbiamo deciso di iniziare una raccolta fondi nel quartiere.
La prima iniziativa si terrà giovedì 9 maggio in via del Leone 60.
Dalle 18: merenda-aperitivo nel giardino.
Dalle 21: incontro sulle speculazioni in San Frediano e presentazione di un documento che abbiamo scritto a riguardo.
Venerdì 10 maggio, invece, al Malborghetto Occupato, Aperitivo e serata benefit per l’occupazione di via del Leone
Malborghetto ccupato via giano della bella 22, dietro piazza tasso.
aperitivo&djset della casa
benefit spese per i lavori dello spazio occupato in via del Leone.
QUI l’evento su Facebook