[22/3/23] Alcune riflessioni sui fatti del 18 Febbraio al Liceo Michelangiolo…

Alcune riflessioni sui fatti del 18 febbraio al Michelangelo
“Udite udite, uomini e donne dell’Impero! Il giorno 18 febbraio 2023 i nostri valorosi camerati, armati di patriottismo e volontà di ferro, hanno rimesso al loro posto i sedicenti studenti bolscevichi di Firenze, nel nome glorioso del Fascio Littorio, del Re, e di Sua Eccellenza il Duce!”, così avrebbe esordito la prima pagina di una qualche rivista di regime, oramai un secolo fa. Ma questo non è il Ventennio, non siamo più nel Regno d’Italia, ed il PNF (almeno per ora) non è più al governo. Qua la situazione è ben diversa: qua si parla di un gruppo di simpatici trentenni animati da ideali ultranazionalisti e militaristici, che hanno avuto la bella idea di recarsi in massa al Liceo Michelangiolo, qualche settimana fa, per compiere una sana e genuina azione di squadrismo alla vecchia maniera, ai danni delle compagne e compagni liceali. È difatti una chiara ritorsione verso il SUM, il collettivo studentesco michelangiolino, che come tutti i collettivi e le associazioni scolastiche del Paese è negli ultimi tempi impegnato nella lotta studentesca ed antifascista, e quale occasione migliore per questi simpatici signorotti dell’estrema destra locale per lanciare il loro attacco? Ovviamente, le maggiori testate del Paese non si sono potute astenere dal contribuire a spettacolarizzare (o sminuire) il tutto: se la destra, governativa e non, ha prevedibilmente scelto il silenzio stampa (per poi schierare in piazza eserciti di ridicoli legionari anti-sommossa al primo “Alfredo libero” scritto su un muro), la stampa di sinistra, la finta sinistra italiana, composta dai socialdem ed i liberali moderati, dipinge il tutto come un comune atto di pseudo-bullismo ai danni dei “poveri bambini indifesi” del liceo, come se i carnefici non fossero degli suadristi alla vecchia maniera, e le vittime dei comuni bambocci alla mercé dei cattivoni di turno, invece che degli attivi militanti del collettivo michelangiolino. Ebbene, non è come dicono loro. Qua si parla di lotta. Si parla dei fascisti, che con le loro squallidissime azioni di ritorsione violenta resteranno impuniti, come sempre del resto, dei fascisti a cui oramai manca solo l’olio ed il manganello di un tempo. Il governo ed i tribunali ovviamente sono troppo impegnati a gestire il novello “Red Scare” posto da noi antifascisti, mentre questi fascisti d’ultima generazione continueranno liberamente a scorrazzare per le vie delle città italiane, città che, ottant’anni fa, li hanno cacciati via ad un prezzo molto alto, forse anche troppo: e in tribunale, oltre che i compagni accusati futilmente, ci finirà Blanco per aver calciato le rose sul palco di Sanremo. Che bel Paese l’Italia!
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[25/3/23] Presentazione del libro “Taglienti Schegge di Memoria” con l’autore Pablo

●SABATO 25 PRESENTAZIONE “Taglienti schegge di memoria” dalle 19●
Paolo Bartoli, detto Pablo, nato a Firenze nel 1956, è stato un militante di Lotta Continua e in seguito di Autonomia Operaia, ora attivista del Fronte di Lotta No Austerity. In questo libro estrae dalla memoria sintetiche visioni ed emozioni di quegli anni e di quella generazione di compagnx.
■A SEGUIRE APERICENA E DIBATTITO CON L’AUTORE■
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[19/3/23] No all’infopoint, basta turistificazione

Chiudere la sede degli Angeli della Città per aprire un infopoint per turisti. Non è una casualità o un errore di passaggio: è l’ennesimo sopruso di un’amministrazione comunale interessata solo a svendere i nostri spazi. È l’ammissione del disinteresse nei confronti dellx abitanti di San Frediano e della colpa nel voler estrarre profitto dalle nostre vite. È la goccia che fa traboccare il vaso. Una vera e propria dichiarazione di guerra alla Firenze popolare.
Gli Angeli della Città hanno distribuito per anni cibo a chi ne ha avuto bisogno in vari punti centrali della città, dai quali sono stati progressivamente cacciati: la stazione SMN, piazza S. Spirito ed ora via S. Agostino. La loro presenza è forse sgradita perché la visibilità di persone e situazioni marginali non può essere tollerata dai direttori di Firenzeland. Gli Angeli della Città aiutano a contrastare la povertà senza criminalizzare le persone povere, servono a indicare e visibilizzare le complessità sociali. L’infopoint servirebbe a indicare i dehors in cui chiedere un drink, i negozi di paccottiglia e souvenir o i punti più mainstream da cui scattare selfie. A chi serve?
Chi dona il suo tempo per aiutare il prossimo viene sfrattato; chi è poverx viene lasciatx senza cibo e assistenza (per poi stupirsi se in città crescono disuguaglianze e razzismo). Si sgombera con la forza l’8 di marzo il circolo transfemminista PAT in via Pisana mentre si lascia aprire, e con la stessa forza si difende, la sede di casapound in via dei Vanni. Il tutto per far spazio a una Firenzeland a misura di turisti, un parco giochi dove tutto è prevedibile e sicuro, dove il dissenso e la marginalità spariscono dallo sguardo ipocrita degli utenti.
Questa farsa del quartiere più cool del mondo ci fa schifo.
Ad arricchirsi sono i soliti noti, mentre noi paghiamo con le strade dissestate, la viabilità inefficiente, l’inflazione galoppante e lo scempio ambientale e sociale che sono il risultato della turistificazione.
Noi continueremo le nostre pratiche di mutualismo dalla parte di chi è sfruttato. E difenderemo queste strade con le unghie e con i denti.
L’INFOPOINT NON DEVE APRIRE
NO TURISTIFICATION/GENTRIFICATION
SAN FREDIANO LIBERA
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[5/3/23] Assemblea aperta NO CASAPOUND

Sotto il falso nome de l'”INDOMABILE”è stata aperta una nuova sede di CASAPOUND- FIRENZE in via Vanni 29c. I fascisti (al solito) non sembrano imparare la lezione: ogni volta che hanno tentato di aprire una sede a Firenze, sono stati contestati e cacciati da tutti i quartieri. Ci stanno provando di nuovo, aprendo una falsa associazione culturale tra l’Isolotto e San Frediano. Per noi, però, è impossibile dimenticare:
17 luglio 1944: i fascisti sparano indistintamente sulla folla in piazza Tasso, per ritorsioine contro San Frediano, quartiere storicamente antifascista. Muoiono Ivo Poli (di soli otto anni), Aldo Arditi, Igino Bercigli, Corrado Frittelli e Umberto Peri.
13 dicembre 2011: Gianluca Casseri, appartenente a Casapound, compie la strage di Piazza Dalmazia, uccidente a sangue freddo Samb Modou e Diop Mor, prima di spararsi un colpo in testa.
Questi sono solo due esempi degli scempi di cui i fascisti nella storia si sono macchiati, che sia per odio razziale o per difendere l’interesse del potere. Il tempo passa, cercano di mascherarsi, ma i fascisti sono sempre gli stessi: violenti, razzisti, misogeni, assassini, servi (altro che indomabili) dei ricchi e dei potenti. Per questi soggetti è impossibile aprire la sede per un’iniziativa pubblica senza la protezione dei loro amici e colleghi della Polizia di Stato\Carabinieri. Nel frattempo, la sede è gia stata imbrattata più volte durante le notti da quando è stata aperta. Il messaggio è chiaro: UNIAMOCI, CON OGNI MEZZO NECESSARIO, PER FAR CAPIRE CHE NE’ ORA NE’ MAI PERMETTEREMO CHE I FASCISTI SI INSEDINO NEI NOSTRI QUARTIERI!
ASSEMBLEA APERTA DOMENICA 5 MARZ O ALLE 15:30 AL CIRCOLO “25 APRILE” (VIA DEL BRONZINO 117)
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[19/2/23] Pranzo, piante & erbacce

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