Comunicato sulla presentazione del piano urbanistico

L’altro ieri, martedì 4 luglio, era preannunciata la presenza del sindaco Nardella e del presidente del Quartiere 1 Sguanci alle ex Leopoldine, in Piazza Tasso.
Il sindaco ha scelto di presentare il piano operativo del comune solo quando i termini per presentare osservazioni di dissenso da parte dei cittadini erano ormai scaduti. Come se non bastasse, per la sua passerella ha cambiato location, rifugiandosi a Palazzo Vecchio: troppo pericolosa una Piazza Tasso circondata da case popolari, un’occupazione e tanti cittadini ben informati?
Abbiamo raggiunto Nardella a Palazzo Vecchio per esprimere il nostro dissenso su un piano operativo che fa acqua da tutte le parti, metaforicamente e non.
I criteri di fattibilità e pericolosità dei progetti proposti segnalano in tutti i casi potenziali problematiche idrogeologiche, interferenze con l’acquifero e inquinamento per insufficiente protezione dalle infiltrazioni.
Gli obiettivi di questi interventi sono evidentemente speculativi e incentrati più sull’aumento dei redditizi processi di turistificazione e gentrificazione, che sulle reali necessità cittadine. Vogliamo che sia data centralità a quelli che realmente sono gli svantaggi e le ingiustizie del nostro rione e della città, come lo sfruttamento sul lavoro, l’insostenibilità ambientale e l’emergenza abitativa, aggravata dai sempre più frequenti sfratti e sgomberi.
Evidentemente il sindaco teme le contestazioni, come dimostrato dall’ingente schieramento di carabinieri e DIGOS che hanno tentato di non farci accedere alla sala dell’incontro. Dopo lunghe trattative hanno permesso ad alcuni di noi di entrare, lasciando fuori gli altri, sostenendo che ci fosse un problema legato alle prenotazioni e alla capienza della sala (che era mezza vuota). Il sindaco è arrivato un’ora in ritardo, tagliando così metà degli interventi delle persone che si erano prenotate per parlare.
Alla fine Nardella ci ha promesso di fissare un incontro in settimana per un presunto confronto, che comprenda i temi che abbiamo portato ieri, ma anche la gestione dello stabile di via del Leone 60-62, che rischia lo sgombero. Non c’è stata chiarezza sulle ragioni del possibile sgombero: forse l’ennesima speculazione, in cui il Comune svende immobili anziché investire in edilizia popolare, o la volontà di chiudere un progetto politico che ha da sempre ricevuto un forte supporto da parte del quartiere?
Non ci fidiamo che la promessa di un confronto sia mantenuta: non sarebbe certo la prima volta che il sindaco promette ascolto per poi ignorare le volontà della cittadinanza.
L’amministrazione deve smettere di scappare dalle sue responsabilità, rifugiandosi dietro a momenti di falsa democrazia partecipativa. Nell’attesa che il sindaco si faccia vivo, continueremo a stare in quartiere con progetti organizzati dal basso di mutuo aiuto, come abbiamo sempre fatto.
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Elenco sfratti di Luglio

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[7/7/23] RIABITIAMO LE PIAZZE @ Piazza Tasso

il 7 luglio ci troviamo in piazza tasso, durante il mercato di genuino clandestino, per un laboratorio di falegnameria augestito in cui impareremo tuttu assieme a usare pancali e ciò che riusciamo a recuperare per costruire utilità varie per rendere tasso più abitabile ( e difendibili dal “decoro” tanto cara alle istituzioni). a seguire apericena in cui parleremo di come abitare, difendere e rendere le piazze uno spazio di libertà per tuttu noi.

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Nardella con la coda fra le gambe, scappa da San Frediano e si ritira al palazzo.

Nardella con la coda fra le gambe, scappa da San Frediano e si ritira al palazzo.
Negli scorsi giorni Nardella aveva pubblicizzato la sua presenza oggi alle ex leopldine di piazza tasso, per presentare il piano operativo(POC), contestato piano infrastrutturale che investirà Firenze con opere inutili e dannose. All’ultimo minuto, l’amministrazione conscia della propria ““popolarità”” ha preferito inventarsi non specificati problemi tecnici per ritirarsi nella Sala d’Armi di palazzo Vecchio. sottraendosi cosi alle contestazioni che puntualmente accompagnano le sortite dell’amministrazione a San Frediano. Dopo essersi sottratto al confronto con GKN, che da giorni occupa la Torre di San Niccolò, il sindaco ora scappa anche da presenza pubbliche che aveva già confermato nelle vicinanze dell’occupazione di Via del leone, su cui sembra che in questi giorni si stiano concentrando le mire speculative del comune. La facciata democratica di quest’amministrazione era già ridicola visto che il POC sarebbe stato presentato a conti già fatti, ma la fuga di fronte alla cittadinanza dimostra il più totale distacco tra la piazza e il palazzo.
Dovunque si rintani gli staremo con il fiato sul collo, nessuna pace per chi come unica politica propone sgomberi sfratti e speculazioni. #Insorgiamoconilavoratorigkn
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IL LEONE NON SI ARRENDE, IL QUARTIERE SI DIFENDE

Ieri, 30 giugno, i vigili del fuoco, accompagnati da un ingente schieramento di forze dell’ordine, hanno eseguito un controllo sullo stabile occupato di Via del Leone 60-62.
Visto il riscontro mediatico, facciamo chiarezza sulla reazione nostra e del quartiere di San Frediano.
Questo quartiere presenta problematiche strutturali ben note all’amministrazione, basti pensare alla recente voragine apertasi in Borgo San Frediano e alle ricorrenti denunce dei residenti di case popolari pericolanti.
Nonostante la forte volontà partecipativa dei comitati dei residenti di quartiere, l’amministrazione è sorda ai loro appelli, e anzi progetta opere costose e pericolose, come il parcheggio interrato di piazza del Cestello.
Inoltre, nonostante questa giunta si dichiari progressista e di sinistra, fa degli sgomberi un vanto ed esegue più di 150 sfratti al mese, spingendo i ceti popolari ai margini e accelerando i processi di turistificazione del centro.
Per questi motivi diffidiamo della volontà di eseguire controlli solo su questo stabile, mentre il resto del quartiere è lasciato a sé stesso. I residenti, riunitisi nel pomeriggio di ieri in un’assemblea che contava più di 100 persone, si sono mostrati solidali e si sono uniti a noi nel chiedere la massima trasparenza riguardo ai risultati del controllo e alle progettualità di amministrazione e questura.
Il progetto di Via del Leone Occupata ha restituito da dieci anni al quartiere un posto abbandonato all’incuria, facendone un centro di aggregazione, cultura e mutualismo. Negli anni si è battuto per tutelare l’ASL di Santa Rosa, riaprire i giardini dei Nidiaci, fornire sostegno alimentare, interrompere gli sfratti e portare avanti molti altri progetti auto organizzati dal basso.
Per questo crediamo fermamente che questo stabile non possa essere sottratto a San Frediano per far spazio all’ennesima speculazione.

Le ragazze e i ragazzi dell’occupazione di Via del Leone

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