19/20 aprile – Corso di seitan + cena vegana con seitan autoprodotto e cibo recuperato

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Corso gratuito di autoproduzione e cucina del Seitan + cena con seitan prodotto e verdure recuperate

Per diffondere la cultura vegana, dell’autoproduzione e del recupero del cibo.
Il corso sarà tenuto da Paola, cuoca vegana, amante del seitan e membro di Food-Not Bombs-Firenze

Sabato 19 aprile _ h.14.00
spazio occupato di via del Leone 60/62 _san Frediano _Firenze.

PER PARTECIPARE è NECESSARIO PORTARE:

-2 PACCHI DA 1KG DI FARINA DI TIPO ‘0’
-1a boccetta di SALSA DI SOIA
-1a CIOTOLA GRANDE
per chi ce l’avesse a casa: ginger.

IL CORSO è APERTO A TUTTI ED è GRATUITO.
LA CENA è APERTA AI SOLI PARTECIPANTI DEL CORSO.

Si gradisce una conferma di partecipazione-..ma non è necessaria.

CHE COS’è IL SEITAN:
Il seitan è un alimento altamente proteico ricavato dal glutine del grano tenero o da altri cereali, un vero e proprio concentrato alternativo alle tradizionali fonti proteiche di origine animale. Secondo la ricetta tradizionale, il seitan si ottiene estraendo il glutine dalla farina di frumento; successivamente lo si impasta e lo si lessa in acqua insaporita con salsa di soia, alga kombu e altri aromi. Di aspetto simile alla carne, il suo sapore è invece più delicato e la sua consistenza più morbida, anche se spesso quest’ultima varia da un tipo di seitan all’altro.

Cenni storici_
Il seitan ha origini orientali: è un alimento tipico della tradizione culinaria giapponese dove, in origine, si diffuse come cibo della disciplina zen sotto il nome di kofu, che significa “glutine di grano”. Furono proprio dei monaci buddisti ad inventare questo nuovo cibo. La parola seitan viene invece coniata dall’esperto di macrobiotica George Osawa per indicare un cibo “giusto”, nel sostituire la carne, nel non inquinare ma soprattutto “giusto” perché alla portata di tutti.

Curiosità_
L’etimologia della parola è la seguente: “Sei” significa “è” mentre “Tan” vuol dire “proteine”. Il processo di estrazione del glutine dal frumento si realizza aggiungendo acqua alla farina, quindi impastando energicamente. La massa così ottenuta viene sottoposta a cicli di lavaggio in acqua per eliminare l’amido e per estrarre il glutine, la parte proteica dei cereali. La quantità di glutine che se ne ricava dipende poi dal tipo di farina utilizzata. L’aspetto del seitan si presta molto bene a creare imitazioni della carne; l’impasto di glutine può infatti essere lavorato per conferirgli la forma di salsicce, bistecche, tagli per spezzatini e quant’altro, mentre l’abile utilizzo delle spezie può conferire al prodotto sapori più delicati o decisi.

Proprietà_
Il seitan ha un apporto proteico elevato (attorno al 20 per cento) e contiene pochi grassi; le calorie sono intorno alle 120 per ogni 100 gr di prodotto, quindi simili a quelle della carne, senza però i grassi saturi e colesterolo di quest’ultima.

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