AUTOFORMAZIONE LEGALE; NUOVO DECRETO REPRESSIONE 2/02/24

2/02/24 18:00 via del leone 60

AUTOFORMAZIONE LEGALE APERTA:
IL NUOVO DECRETO REPRESSIONE.

La rapida escalation repressiva del governo meloni è stata un contante già all’interno del suo primo anno, a partire dal decreto anti-rave, fino al decreto sicurezza del 16 novembre 23. Su quest’ultimo ci concentreremo, in particolare esplorando l’ulteriore criminalizzazione delle occupazioni abitative, la creazione di reati per alcune pratiche dei movimenti ecologisti (come blocchi e imbrattamenti) e la criminalizzazione di qualsiasi tipo di protesta all’interno dei carceri ( che la polizia penitenziaria ha già sfruttato per dipingere alcuni gesti di protesta simbolica nel carcere di santa Maria Capua Vetere come una” rivolta violenta”).

L’AUTOFORMAZIONE E’ TUTELA E GESTIONE DEL RISCHIO
PER CONTINUARE A LOTTARE

Crediamo che L’autoformazione legale sia uno strumento fondamentale per far in modo di tutelarci e essere consapevoli dei rischi che corriamo all’interno di pratiche politiche fondamentali per continuare a resistere e contrastare questo sistema.

Sauro Poli ci accompagnerà in questa chiacchierata. Un avvocato penalista che da anni segue e esercita per supportare movimenti di lotta e antagonisti di Firenze. Inoltre viene Gustavo Leone, che già nei anni 70 e 80 rapresentava anarchichx di Firenze.

NON CI TROVERETE IMPAURITE
NON CI TROVERETE IMPREPARATE

Occupazione di via del leone 60/62.

PS: In seguito (alle 20:30) ci sarà la TOMBOLA e KARAOKE della colletiva Magni*fica con CENA BENEFIT.

Dalle 17:30 alle 19:30 ci sarà il gruppo di lettura (Il Capital) al primo piano.

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NATALEONE ’23 16-17-18 dicembre

NATALEONE ’23
un altro anno un altro nataleone.
in questa tre giorni avremo un bel mix di convivialità, racconti di lotta, filmoni ignoranti di natale e tanto altro.
SABATO 16 dicembre:
cena popolare e
DJ LOUND AND PROUD e IMMIROOTS che faranno sballettare tutto il quartiere e non solo fino a sera
( il leone mette la musica e i topi ballano!)
DOMENICA 17 dicembre
cinema favolosko con popcornini e schimichini, ( il film è ancora in fase di scelta, guardare sulla pagina di #favolosk3_1812
LUNEDI 18 dicembre
ci troviamo a merenda per the caldi e racconti di lotta da tutto il mondo:
PRIMA RACCONTI DALLA PALESETINA; in particolare WEST BANK con compagn* che sono state la
POI varie compagn* ci raccontano delle LOTTE FUORI DALL’italia, europee e non. ogniun* è libero di portare un suo contributo se vuole ❤
a finire, cenone aggratis con le recupere dei mercatini di natale, tanto presa bene e giochi da tavolo!

 

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[4/11/23] Troppe Notifiche Poco Cervello

DOMENICA 12 NOVEMBRE ORE 17
via del leone 62
Troppe notifiche poco cervello
Usare i telefoni in sicurezza per attivismi e agitazioni
workshop a cura di if_do hacklab fiorentino.
Alcuni dei più importanti strumenti a nostra disposizione sono i nostri telefoni sempre connessi ad internet. Ma questa costante connessione ha un prezzo, e lo paghiamo con il costo della crescente sorveglianza degli Stati e delle aziende private di sorveglianza.
Le persone attive in quelli che vengono chiamati movimenti libertari sono a conoscenza dei vari livelli di sorveglianza e collettivamente hanno sviluppato un modello di sicurezza operazionale (OpSec), ovvero un insieme di pratiche e cultura alla sicurezza per contrastare i tentativi di chi vuole ostacolare un’organizzazione.
Azioni basate sulla disinformazione possono portare ad arresti o creare l’impressione di un avversario che vede tutto, soffocando così l’azione.
Non esiste una cosa come la sicurezza perfetta, ma ha senso se discussa in termini di “miglior sicurezza sotto certe condizioni con problemi e minacce particolari”.
Questo workshop vuole metterti a conoscenza delle possibilità e dei rischi cosicché tu prenda la decisione migliore in ogni situazione.
a seguito del workshop ci sarà anche una discussione sul ruolo generale degli smartphone in quanto dispositivi che determinano continuamente il nostro relazionarci con le altre e con l’esistente. ci chiederemo che effetti ha il legare le nostre relazioni e le nostre capacità di vivere nel mondo a dei dispositivi esterni a noi e di cui difficilmente avremo un reale controllo e che proveremo a indagare che effetti ha sulla nostra azione politica , in quanto prima di tutto azione relazionale
a seguito cena popolare nello spazio
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[25/10/23] RIABITARIAMO LE PIAZZE!

RIABITARIAMO LE PIAZZE!
Il collettivo di resistenza contadina e l’occupazione di via del leone vi invitano in piazza Tasso!
Oltre al solito appuntamento del mercato di genuino clandestino, la piazza verrà animata da varie iniziative: musica, assemblea aperta sulle piazze come luoghi di incontro, apericena a offerta libera e proiezione di un film.
A questo evento saranno presenti alcune persone di “Le quartier libres des Lentilleres” che hanno contribuito alla creazione del film. Con loro avremo l’occasione di fare una chiacchierata su questa occupazione che esiste da più di 10 anni nella città di Dijon (FR) e introdurranno la proiezione del film “Une île et une nuit”.
H 17.30 – ASSEMBLEA PUBBLICA
Riabitare le piazze: Gli spazi in cui potresti immaginare una vita altra, dove potresti organizzare per costruirla, sono sempre meno e sono sempre più sotto attacco.
Sgomberi e militarizzazione di ampie parti della cittàfanno parte di quell’attacco.
Vogliamo tornare a vivere le piazze, perchè tornino ad essere i nostri luoghi d’incontro, di sperimentazione e di organizzazione.
Parliamone questo venerdì 27 al mercato di p.zza tasso
H 19.30 – APERICENA CON PRODOTTI CONTADINI
H 20.00 – PRESENTAZIONE DEL QUARTIERE LIBERO DI LENTILLERES (DIJON) E PROIEZIONE DEL FILM AUTOPRODOTTO “Une île et une nuit”
Attorno al fuoco, viaggiatori e pirati si raccontano i loro ricordi, i loro sogni, le loro battaglie. Da una lingua all’altra, di racconto in racconto si sentono il rombo della tempesta e il fruscio delle foglie, le sirene minacciose e le danze sfrenate, il suono delle spade e il canto degli uccelli. Fino all’alba si delineano mille e un sentieri di quest’isola immaginaria, ma pur sempre reale.
Un film di fiction realizzato collettivamente negli ultimi due anni dagli abitanti e dagli utenti del Quartier Libre des Lentillères, un luogo autogestito che si estende sulle ultime terre agricole della città di Dijon (Digione). Oltre a condividere questa creazione questo incontro rappresenta l’opportunità di trasmettere, l’esperienza di lotta, autogestione e creazione di forme di vita collettive orientate al benessere per tutti e tutte, e rispettose del vivente.
Ulteriori informazioni riguardo al film e al progetto le trovate sul sito: https://piratesdeslentilleres.net/index-it.php
In caso di maltempo la proiezione si sposterà nell’occupazione di via del Leone
— APERICENA E PROIEZIONE A OFFERTA LIBERA! —
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Svuotando San Frediano

Il 27/09/2023 ci trovavamo davanti della casa di nostro vicino Romano, che stava per essere sfrattato. Grazie alla presenza di varie persone è stato rimandato temporaneamente al 17 novembre.

Una compagna ha fatto una intervista con Romano due giorni dopo il tentativo di sfratto. Queste sono le sue parole su ciò che è successo (l’intervista è stata fatta il 29/9).


“Romano, perché ti vogliono sfrattare?”

Perché la casa non è più nostra. Sono venuti tre volte a darmi lo sfratto, e questa dicono esserel’ultima, sennò verranno con cinquanta agenti e la Misericordia, e mi faranno portare via. Sono la polizia, il loro avvocato ed il loro ufficiale giudiziario.

“Ma tu li hai detto che non hai una soluzione, o un’alternativa?”

L’avvocato ha telefonato agli assistenti sociali e dice che sta facendo tutto il possibile, ma non è stato fatto niente. Addirittura mi hanno sospeso dal servizio. Una delle tante ragazze che veniva qui, a farmi da mangiare o rifarmi il letto, l’ho richiamata e mi ha detto che le hanno sospeso il servizio fino al 17 novembre, e le avevano detto di cancellarmi. Io ti dico una cosa sola: ho fatto tanto per San Frediano. Ho mandato via la droga. Così la droga, da Piazza Tasso, l’hanno spostata a Porta Romana. Mia moglie è stata premiata per le famose “Mamme Coraggio”. Si chiamava Vanna, è morta ora. È tre anni che è morta.

“Sei nato e cresciuto nel quartiere?”

Sì, in Via della Chiesa. Sono 55 anni che vivo in questa casa. Mia moglie è nata qui, in questa casa, che era di mia suocera. Mi viene da piangere, a me che sono nato in questo posto. Fatemi fare un altro Natale, perlomeno in casa mia. Ho detto loro: “Fatemi fare un Natale”. Quello che mi scriveva ha detto di sì, ma l’ha fatto giusto per accontentarmi. Mi ha pure dato la mano. Questa non è più casa mia, è casa loro. La casa è venduta, e questo nessuno lo mette in dubbio. Menomale che ho qui ancora mia figlia e mia nipote, e a volte, quando mi sento male la sera, posso contare almeno su una di loro […] Mi sono sempre cacciato nei guai per aiutare le persone, sempre.

“Se dovessimo riportare un tuo messaggio all’amministrazione comunale, cosa avresti da dirgli?”

Di farmi restare qui. Devono farmi stare, o trovarmi loro una nuova stanza. Che devo dire? Io non ho più nulla, non ho più nulla. Trovatele voi le parole, io non so parlare. Io sono un sanfredianino, sono di San Frediano, e non parlo. Hanno fatto libri su di me. Hanno fatto film su di me. Sempre sul Cinema Universale.

“Com’era lavorare lì?”

Questo cinema era pieno di ragazzi, sempre con le canne in mano, sembrava di entrare in un cimitero. Stavano tutti con gli accendini accesi, in sala. I ragazzi entravano senza pagare…io dovevo stare alla porta e non far entrare nessuno. È normale, i ragazzini piccini non avevano soldi…che dovevo fare? L’ho fatto per sette, otto anni.

“E la stanzina dei bambini, all’angolo?”

Ci sono stato vent’anni. Ci facevano i giochi coi bambini. Poi il Comune ha detto che dovevamo pagare la luce. Allora io mi misi, insieme ad Ennio ed Angiolino, a fare i vicepresidenti ed il presidente. Avevamo il giardino, là accanto. Ci venivamo a giocare a carte, era bello, sì che era bello. Fino a cinque anni fa. C’erano le piante, il gazebo, si facevano le cocomerate, di sera…

“Venendo dal Nord, mi hanno sempre parlato di S. Frediano come l’unico, vero quartiere rimasto a Firenze…”

È così, è la verità. Anni fa, se uno aveva fame, veniva in San Frediano: e mangiava, e mangiava. Chi portava la pasta, chi la carne… Poi è cambiato. I vecchi sono andati via, non ci sono più. Chi ha una casa l’affitta agli stranieri. Chi non se ne vuole andare, lo mettono in ospizio.

“Cosa vorrebbero farci con questa casa?” 

Rimetterla a posto. L’hanno comprata in quattro o cinque, l’hanno comprata in percentuali. Non lo so cosa ci faranno, è così.


Il Comune (articolo in La Nazione 29/09/2023) afferma di essere “al fianco di Romano” e “impegnato a 360 gradi” nella situazione abitativa di Firenze, ma come mai, negli scorsi due tentativi di sfratto, non era presente nessun assistente sociale, ma solo la polizia che lo minaccia di venire in 50 e portarlo via in ambulanza la prossima volta?

Il Comune impegna le sue forze nel generare profitto con le case popolari, mettendole in fondi privati, e dove non può guadagnare abbandona le case, lasciandole vuote, a degradare, anche nella stessa Via del Leone, dove vive Romano.

Nei ultimi anni Firenze è stata una delle città con il numero di sfratti più alto di Italia, mentre gli affitti stanno aumentando enormemente e le persone vengono cacciate dalle periferie. Se il Comune vuole cosi impegnarsi nella situazione abitativa, ci vengono varie idee. Invece di sgomberare immediatamente le case che vengono occupate, dopo anni in cui sono state vuote, il Comune dovrebbe rinnovare le case popolari degradate dove già vivono persone. O fermare gli sfratti in genere (come ha già fatto durante il Covid), ma meno per gli sfratti per morosità incolpevole, che sono la maggior parte degli sfratti a Firenze. Ma anche solo la storia di Romano, cosi come tante altre, ci insegnano che lo Stato è interessato solo a profitto ed al “decoro”, che si ferma solo davanti alla forza collettiva di chi lotta per la dignità di una casa, per il diritto di vivere nel proprio quartiere.

Il 17/11/2023 ci sarà il prossimo tentativo di sfrattare Romano, venite numerosx, difendiamo assieme la vita di questo quartiere e di chi lo abita.

Occupazione Via del Leone 11/10/2023

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